Caldaie a Condensazione
Cosa sono le Caldaie a Condensazione?
In quali casi è ancora possibile installare una caldaia a camera aperta?
Installazione Interna:
- Non possono essere posizionate in camere da letto o bagni
- Il locale deve essere dotato di opportuna griglia di ripresa aria
Installazione Esterna:
- Necessitano di opportuna protezione (es. copri caldaia), non essendo omologate.
Come funzionano le Caldaie a Condensazione?
Ciò che contraddistingue la caldaia a condensazione è la capacità di recuperare il calore presente nel fumi causati dalla combustione.
Questa particolare funzione la differenzia da tutte le altre caldaie tradizionali, in quanto, in esse, i fumi e il vapore prodotto vengono rilasciati nell’atmosfera attraverso le canne fumarie o altri metodi di scarico. Il calore disperso nell’aria, però, rappresenta un grande spreco di energia, oltreché una tipologia di emissione carica di particelle inquinanti.
Quindi le caldaie a condensazione ottimizzano la gestione del calore recuperando quello che altrimenti andrebbe disperso. Questo verrà riutilizzato per pre-riscaldare l’acqua che si trova nel punto di ritorno dell’impianto senza dover immettere nella caldaia ulteriore combustibile.
La caldaia a condensazione, grazie alla sua particolare tecnologia, permette, infatti, di raffreddare i fumi prodotti durante la sua attività, generando così condensa. Questa condensa andrà opportunamente neutralizzata prima di essere scaricata in fogna. Il trattamento della stessa varia a seconda del tipo di impianto di cui si sta trattando.
Vantaggi
I principali vantaggi delle caldaie a condensazione sono legati al fatto che esse comportano una notevole riduzione dei consumi e un conseguente risparmio energetico.
I consumatori, dunque, spenderanno di più al momento dell’acquisto, rispetto ai costi delle “vecchie” caldaie tradizionali. Tale differenza però viene compensata dalle spese vive legate al consumo del combustibile, nettamente inferiore rispetto a quello comportato dall’utilizzo di tutti gli altri tipi di caldaie.
Infatti, secondo le stime degli esperti in questo settore, i consumi di una caldaia a condensazione sono più bassi rispetto a quello delle caldaie tradizionali di circa il 20 o addirittura 30%, a seconda dei casi. Negli ultimi anni, comunque, i costi relativi all’acquisto e all’installazione di una caldaia a condensazione si sono notevolmente ridotti, avvicinandosi di molto ai costi di caldaie tradizionali di fascia alta.
Un altro vantaggio, invece, riguarda la possibilità di avere un impatto ambientale ridotto in confronto alle altre caldaie tradizionali. Le emissioni di particelle nell’atmosfera viene limitato, grazie proprio al suo particolare funzionamento, che permette di trattenere il calore per riutilizzarlo, riducendo così la parte di fumo rilasciata.
Infatti all’interno della caldaia a condensazione è presente un bruciatore a pre-miscelazione, che consente di ridurre in maniera significativa le sostanze nocive rilasciate nell’atmosfera.
La caldaia a condensazione, inoltre, possiede un tasso di rendimento termodinamico molto alto, pari al 90%: questo significa che il combustibile immesso nella caldaia verrà quasi completamente sfruttando evitando inutili sprechi.
Un ulteriore vantaggio energetico deriva dall’integrazione della caldaia a condensazione con un impianto solare termico che consente la produzione di acqua sanitaria calda. In questo la riduzione del consumo energetico rispetto ad una abitazione standard potrebbe arrivare fino al 50%.
Svantaggi
La caldaia a condensazione per avere prestazioni eccellenti deve lavorare a basse temperature (circa 30°).
Il suo utilizzo ottimale lo ha quindi se abbinata ad un sistema di riscaldamento, come quello a pannelli radianti/pavimento od ancora un impianto a parete.
Se invece la si monta con radiatori (temosifoni in alluminio) per ottenere uno scambio di calore adeguato, la superficie radiante (dimensione dei termosifoni) dovrà essere maggiore (rispetto a quelle delle caldaie tradizionali che lavoravano ad alte temperature).
Un’altra cosa da sapere sulle caldaie a condensazione è che le performance migliori le raggiungono con un utilizzo costante. Se si utilizza il riscaldamento in maniera saltuaria, oltre ad avere un rendimento precario, aumenta anche il costo.
Per far sì che la caldaia a condensazione mantenga dei rendimenti e delle prestazioni ad alto livello deve essere sottoposta ad una cura e ad una manutenzione costante.
Infine, la caldaia a condensazione deve rispettare, come tutte le altre caldaie a gas, le norme UNI071, UNI7129 e UNI7131, per quanto riguarda le fasi di progettazione e realizzazione, ma anche quella di messa in opera e manutenzione. Tali normative sono abbastanza restrittive e limitative.
Quali precauzioni avere in fase di installazione di una caldaia a condensazione?
Durante l’installazione è opportuno procedere a:
- Pulizia impianto in caso di installazione della caldaia su impianto preesistente
- Trattamento impianto con inibitore di corrosione.
- Installazione defangatore magnetico per raccolta residui ferrosi
- Neutralizzatore acidità condensa in caso di scarico diretto della stessa in pluviale e non in fogna
Che manutenzione richiedono le caldaie a condensazione?
Una delle caratteristiche di queste caldaie è la necessità di costante manutenzione ordinaria. Rispetto alle caldaie a gas tradizionali, infatti, esse richiedono almeno un intervento manutentore all’anno. Inoltre è importante verificare il rendimento di combustione e la conseguente analisi dei fumi con una periodicità almeno biennale.
Il manutentore deve essere in possesso dell’abilitazione che consente l’intervento nelle caldaie a condensazione. Inoltre è sempre utile realizzare con l’impresa manutentrice scelta una manutenzione programmata, in modo tale da non rischiare eventuali dimenticanze che potrebbero compromettere la funzionalità della caldaia.
La manutenzione programmata deve prevedere, oltre al controllo annuale e all’analisi biennale, anche l’aggiornamento del libretto di istruzione posseduto sin dall’acquisto della caldaia. L’impresa manutentrice dovrà anche occuparsi della compilazione del cosiddetto Modello H, da trasmettere al comune in cui è sita la caldaia. L’impresa inoltre è chiamata a rispondere con prontezza alle chiamate urgenti, in caso di guasti e altri casi di manutenzione straordinaria. Ogni operazione effettuata dall’impresa manutentrice deve essere accompagnata da una bolla di lavoro che oltre a garantire il rispetto di tutte le norme relative all’impianto installato, ha anche validità sul piano fiscale.
Che prezzi hanno le caldaie a condensazione?
Il prezzo della caldaia a condensazione varia a seconda del modello e, soprattutto, della potenza. Per una abitazione standard, compresa cioè tra gli 80 e 120 metri quadri, può essere sufficiente una caldaia con potenza che va dai 7 ai 12 kW. Una caldaia di questo genere può comportare una spesa di massimo 800 Euro. Questo tipo di caldaia però è utile per il solo riscaldamento degli ambienti. Se, invece si necessita di una caldaia a condensazione funzionale anche per la produzione di acqua sanitaria, si deve optare per un modello di caldaia che abbia una potenza compresa tra i 12 ai 24 kW, che può arrivare dai 26 ai 35 kW nel caso in cui la caldaia debba servire più bagni.
Una caldaia che richiede questo tipo di potenza, naturalmente, comporta anche un prezzo maggiore. Le caldaie con potenza di massimo 20 kW hanno prezzi che oscillano tra gli 800 e i 1.300 Euro, viceversa per acquistare una caldaie con potenza massima di 35 kW occorre spendere dai 1.300 ai 1.800 Euro.